Brignano continua ad espandersi, nel bene o nel male, ma non ci interessa. Noi non siamo qui a fare questioni politiche, ma vorremmo portare alla conoscenza di tutti che a Brignano un teatro non c’è. L’ormai “storico” teatro parrocchiale risulta essere inagibile da ormai 4 anni. Nessuno si è forse posto il problema, ma noi sì. Forse perchè vediamo, attraverso le varie realtà che ci ospitano, il senso di unione che può dare uno spazio aperto a tutti, indipendentemente che sia un teatro o una “sala della comunità “.
A brignano purtroppo si recita sotto i tendoni (tanta grazia che almeno ci sono), e soprattutto se hai un po’ di “fama”( ci vantiamo!) o conoscenze per farti ascoltare, altrimenti non cominci nemmeno.

Ricordo che all’inizio, nel lontano ’97, se non avessimo avuto il teatro parrocchiale (già ai tempi bisognoso di qualche restauratina), probabilmente non avremmo mai iniziato, non solo perchè ci sarebbe servito come edificio, ma anche perchè ognuno di noi recita per passione e divertimento, passione che è stata profusa proprio dentro lì.

Si sta piano piano distruggendo la continuità che è sempre esistita a Brignano. La voglia di fare c’è, bisogna solo garantire delle infrastrutture ed entusiasmo. E’ più facile dirlo che farlo, certamente, ma almeno un piccolo impegno, una piccola promessa che però sia mantenuta! Tutto questo per NOI, non l’Atipicateatrale, ma Brignano.

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Vi appoggio pienamente. E’ inaccettabile non tanto che un paese come Brignano non abbia a disposizione un teatro, ma che un apaese come Brignano ha un teatro, ma nessuno si prende la briga di renderlo agibile. Forse a questo punto varrebbe la opena fare una raccolta firme, magari da portare in comune, o in provincia, o in regione, o da mandare al ministro alla cultura o che so io. Fatevi sentire raga!! E’ l’unico modo che avete per ridare a Brignano un po di grandezza.

Commento by Fantagigio on 3 Ottobre 2007 @ 13:08

Credo che una sala della comunità rientri negli interessi di tutti. Le firme non servono a niente, nemmeno le lettere. Basta prendere coscienza, pensare che il teatro non è un bisogno secondario. Purtroppo il palazzo sta sostituendosi al teatro. Sono due cose differenti. Le sale del palazzo sono idonee a mostre, matrimoni, riunioni, sala lettura e tutto quello che non concentra un max di 150 persone. Ricordo che il teatro parrocchiale aveva una capienza di 400 posti, e spesso si mettevano le panche perchè la gente era in piedi all’ingresso.

Commento by gabrio79 on 3 Ottobre 2007 @ 13:40

Mi sembra una buona idea parlare apertamente della questione “teatro Parrocchiale”, in primo luogo per portarla a conoscenza del pubblico…ma soprattutto per ottenere una risposta chiara dalle istituzioni (siano esse Comune o Chiesa).
Trovo che il discorso sulle lettere e le firme non sia da accantonare, solo è un passo successivo alla messa a conoscenza del problema “teatro/sala della comunità “.
Parliamone e vediamo quali risposte otterremo..e quali suggerimenti arriveranno!

Commento by Roby on 3 Ottobre 2007 @ 14:49

Quoto.
Ci ho fatto un pò di spettacoli e di ” schitarrate ” e penso che sia un’occasione in più per cominciare una “passione” e per incontrarsi.

Ciao,
Niso

Commento by nisodan on 4 Ottobre 2007 @ 09:05

Purtroppo è un dato di fatto, ciò che muove il mondo è il denaro. E il teatro non ha spesso sponsor danarosi che possiano riempire le casse del comune, delle compagnie, degli attori stessi. Ciò vale per i professionisti, figuratevi per noi. Il discorso da fare, però, è più ampio. Come giustamente si diceva all’inizio un paese non è solo un insieme di persone che dormono insieme, ma un insieme di vite. E ha bisogno, per essere vivo, e non solo un dormitorio, di servizi e di spazi nei quali ciascuno possa esprimere la propria personalità . Abbiamo lanciato un allarme, è un passo.

Commento by sara on 4 Ottobre 2007 @ 10:56

Riporto il pensiero di Emi:

“Ciò che è stato
scritto può anche essere letto (dico anche perchè¨ non credo servirà a molto, ma se mai si prova!!!) E’ giustamente un’amarezza che noi tutti stiamo provando.
Per amore di verità però ci terrei a fare 2
precisazioni: la prima è¨ all’introduzione:” Brignano si espande nel bene e nel male, ma questo non ci interessa”… beh ci dovrebbe interessare!
non è proprio per il suo bene che chiediamo la ristrutturazione del teatro??.
E non è¨ vero che nessuno si è¨ posto il problema… lo
confermo io, così come Dario ha detto di aver visto i progetti. Forse è¨ stata davvero mancanza di volontà , da parte di chi più di altri, questo
non lo so.
A noi il compito di dire il nostro rammarico
Ciao Emi”

Commento by Roby on 5 Ottobre 2007 @ 14:13

“il non ci interessa” stava ad interessare che il nostro rammarico non ha nessuna sfumatura politica. Ovvio che ci interessa, siamo tutti uniti dall’essere ” paesani”!

Commento by gabrio79 on 5 Ottobre 2007 @ 17:37

e il tuo commento, roby? 🙂

Commento by gabrio79 on 5 Ottobre 2007 @ 17:37

Purtroppo o per fortuna Brignano si sta espandendo e come ha già sottolineato qualcuno la cosa dovrebbe interessarci molto. Perchè? Perchè èinutile espandersi fino all’inverosimile e quindi il comune ingordo incassadenaro a più non posso ma non spende questi soldi per i suoi cittadini. Nonè una società a scopo di lucro, è un comune che dovrebbe essere in attivoper far fronte alle emergenze. E’ inutile a mio avviso espandersi senzaoffrire servizi anche perchè così facendo la gente nuova che è venuta adabitare a Brignano va in altri paesi per far fronte ai suoi bisogni. Quindiche senso ha espandersi? Non lamentiamoci poi che a Brignano si vedonoragazzi in giro a ciondolare in balia della noia…Il teatro va restaurato non solo per noi che avremmo un luogo qua a Brignanodove lavorare ma per tutti perchè potrebbe diventare luogo di incontro e diaggregazione per molte famiglie e ragazzi!Grazie per l’ascolto

Commento by federica on 6 Ottobre 2007 @ 12:36

il giornale di Treviglio ne ha parlato. Qualcuno sa se sull’Eco di Bergamo sia stato scritto qualcosa?

Commento by gabrio79 on 25 Ottobre 2007 @ 13:53

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